La Ricompensa seconda parte

Il sacerdote gli poggiò una mano sul braccio. «I tempi di Dio non sono i nostri. Sii l’uomo retto che sei sempre stato, e al resto provvederà lui».

Lo abbracciò, poi, tenendogli le mani sulle spalle, concluse: «Te lo dico ancora: fidati di Dio. E soprattutto, fidati di te».

«Ho solo debiti da pagare», mormorò Guglielmo. «A che mi serve fidarmi di me?».

«Ti serve, figlio mio», sospirò il prevosto. «Ti serve a trovare un senso. Un giorno tutto questo ne avrà».

(da La ricompensa – prima parte)

 Sono passati quasi sei secoli dalla tragedia di Guglielmo, il testardo contadino che nell’anno Mille si sbracciò, contro tutto e contro tutti, per cercare di strappare alla morte la moglie Rosa senza togliere il cibo di bocca ai suoi bambini.

Adesso la Milano di San Carlo Borromeo ci conduce alle conseguenze di quel sacrificio, consacrandogli una vicenda che, attraverso intrighi, drammi e ingenuità, è ancora oggi capace di fare del mondo un giardino d’amore.